Pio Santini, alias Mario di Anne Brandebourg - [21/08/05 by piosantini]
Al
suo arrivo a Parigi, nel 1933, Pio Santini riceve consigli ed
incoraggiamenti dal compatriota e grande illustratore Cappiello. Si
potrà veder in questo incontro l'inizio della carriera di Santini come
illustratore, che ha generato un'opera nel contempo ricca e
sconosciuta, per il semplice fatto che l'artista l'ha firmata raramente
se non con uno pseudonimo. Forse nell'intento di distinguere il pittore
dal grafico, quest'ultimo motivato da restrizioni materiali, in un
periodo storicamente agitato. Stampe a colori e disegni a penna
occuperanno, negli anni '40 e '50, una parte importante del tempo e
della creatività del pittore, rappresentandone quindi una vera attività
artistica. Il suo "capolavoro", che lo occupa per più di un anno dopo
la guerra é l'illustrazione alla maniera quattrocentesca d'un'edizione
di lusso dei Racconti della Vergine di Jèrôme e Jean Tharaud; essi
raccolgono una ventina di miniature, di cui l'artista realizza
miniature e capolettere. Seguiranno numerose illustrazioni per la
stampa: feuilleton sparsi nei settimanali dell'epoca, illustrati con
disegni all'inchiostro di China o al nocino, guazzi per le copertine
delle riviste alla moda …Santini dimostra eccellenti qualità di
disegnatore come farà ancora negli anni '50, con lo pseudonimo di Mario
(nome del terzo figlio), con l'elegante serie delle prime pagine de "La
Vie Parigiienne", almeno fino al "Nudo" del 1955, bel modello d'atelier
che rivendica come un'opera appartenente alla sua pittura e che firma
Santini. Parecchi editori parigini lo chiamano costantemente
perchè realizzi copertine di libri che produrrà a decine, usando
abilmente le tecniche più disparate. Che si tratti di illustrazioni per
la stampa o l'edizione, il brio e la vivacità del disegnatore sono
indiscutibili in quegli schizzi precisi e recitati. Raggiunge la
notorietà con una delle copertine de "La Vie Parigiienne", una
pubblicità per un grande produttore di champagne, nella quasi totalità
dei programmi teatrali dell'epoca e per più di un decennio. Animata dal
viso di una bella donna, eroina della festa, l'illustrazione (ill.29) -
firmata Mario - rileva l'eleganza ed il lustro delle serate dopo il
concerto in cui, in un'atmosfera da sogno, si incontra il mondo del
palcoscenico e della mondanità parigina. Oltre alle qualità plastiche,
l'opera illustrata di Pio Santini ha il merito di cogliere aspetti
sociologici di un'epoca di cui l'artista ha saputo restituire, ai
confini del reale e dell'incanto, lo stile e l'atmosfera.