Pio Santini 1908-1986

(1908-1986)

Pio Santini, alias Mario di Anne Brandebourg - [21/08/05 by piosantini]

Al suo arrivo a Parigi, nel 1933, Pio Santini riceve consigli ed incoraggiamenti dal compatriota e grande illustratore Cappiello. Si potrà veder in questo incontro l'inizio della carriera di Santini come illustratore, che ha generato un'opera nel contempo ricca e sconosciuta, per il semplice fatto che l'artista l'ha firmata raramente se non con uno pseudonimo. Forse nell'intento di distinguere il pittore dal grafico, quest'ultimo motivato da restrizioni materiali, in un periodo storicamente agitato. Stampe a colori e disegni a penna occuperanno, negli anni '40 e '50, una parte importante del tempo e della creatività del pittore, rappresentandone quindi una vera attività artistica. Il suo "capolavoro", che lo occupa per più di un anno dopo la guerra é l'illustrazione alla maniera quattrocentesca d'un'edizione di lusso dei Racconti della Vergine di Jèrôme e Jean Tharaud; essi raccolgono una ventina di miniature, di cui l'artista realizza miniature e capolettere. Seguiranno numerose illustrazioni per la stampa: feuilleton sparsi nei settimanali dell'epoca, illustrati con disegni all'inchiostro di China o al nocino, guazzi per le copertine delle riviste alla moda …Santini dimostra eccellenti qualità di disegnatore come farà ancora negli anni '50, con lo pseudonimo di Mario (nome del terzo figlio), con l'elegante serie delle prime pagine de "La Vie Parigiienne", almeno fino al "Nudo" del 1955, bel modello d'atelier che rivendica come un'opera appartenente alla sua pittura e che firma Santini.  Parecchi editori parigini lo chiamano costantemente perchè realizzi copertine di libri che produrrà a decine, usando abilmente le tecniche più disparate. Che si tratti di illustrazioni per la stampa o l'edizione, il brio e la vivacità del disegnatore sono indiscutibili in quegli schizzi precisi e recitati. Raggiunge la notorietà con una delle copertine de "La Vie Parigiienne", una pubblicità per un grande produttore di champagne, nella quasi totalità dei programmi teatrali dell'epoca e per più di un decennio. Animata dal viso di una bella donna, eroina della festa, l'illustrazione (ill.29) - firmata Mario - rileva l'eleganza ed il lustro delle serate dopo il concerto in cui, in un'atmosfera da sogno, si incontra il mondo del palcoscenico e della mondanità parigina. Oltre alle qualità plastiche, l'opera illustrata di Pio Santini ha il merito di cogliere aspetti sociologici di un'epoca di cui l'artista ha saputo restituire, ai confini del reale e dell'incanto, lo stile e l'atmosfera.
 

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